30 nov 2008

RELAZIONE E CONFLITTI

La vita del gruppo classe, i rapporti tra i bambini e tra i bambini e gli adulti è il contenuto principale di queste attività
GRUPPO SI DIVENTA imparando ad ascoltare, apprezzando la diversità di ognuno, condividendo le fatiche e le conquiste del cammino di ciascuno nell’apprendimento, senza aver paura di mettere in comune anche difficoltà e conflitti, inevitabili nella vita sociale, ma anche gestibili attraverso il dialogo sincero, senza giudizi precostituiti.
I momenti dedicati alle discussioni sono particolarmente significative per i bambini: in questi momenti essi sono seduti in un cerchio che definisce, disegna, uno spazio “dove ciascuno è in rapporto con gli altri in una relazione reciproca e reversibile” e che ospita le esperienze, i racconti, le produzioni e le parole che interessano l’intero gruppo. La parola è posta nel mezzo, chi la pronuncia (adulto o bambino) la fa scendere nel mezzo perché sia condivisa da tutti e divenga patrimonio di ognuno.
Ma di che cosa parliamo con i bambini:
· progettare un lavoro in piccolo gruppo rispettando le proposte di tutti,
· portare a termine responsabilmente incarichi e mansioni all’interno della classe
· organizzare momenti liberi
· rispettare gli spazi e riordinarli
· verbalizzare pensieri, sensazione sentimenti in modo comprensibile ascoltando anche il punto di vista degli altri sul proprio comportamento
· proporre semplici regole di comportamento funzionali alla vita scolastica
· rispettare le regole stabilite nel gruppo-classe e nella scuola,
· cominciare a prendere coscienza di valori etici universalmente condivisibili e delle diversità di credo e fede religiosa.

Obiettivi trasversali alla lingua italiana
· Ascoltare e comprendere messaggi nelle diverse situazioni comunicative.
· Intervenire opportunamente nelle situazioni comunicative.
· Esprimere il proprio punto di vista rispettando quello degli altri.
· Saper adeguare la propria comunicazione orale alle diverse situazioni.
· Porre domande per ottenere informazioni.
· Riferire proprie esperienze, fatti, racconti, contenuti di una ricerca in modi chiaro, seguendo un ordine logico adeguato.

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